Dopo il settimo posto conquistato nel Gran Premio di Aragon in Spagna, un’altra gara terminata nella top ten per Kevin Manfredi in sella alla Honda Floramo Monaco. Quello che è stato indubbiamente un ottimo risultato, a questo livello la top ten è un successo, poteva addirittura essere un podio. Reduce da una caduta nell’ultimo Gran Premio corso sulla storica pista di Assen, Kevin si è presentato a Imola guarito da quel virus che lo aveva portato a gareggiare in condizioni estremamente precarie in Olanda e che aveva sicuramente contribuito alla sua uscita di scena. Nonostante l’assenza forzata ai test sul tracciato di Imola svolti la settimana precedente al Gran Premio (il virus che lo affliggeva ha richiesto ben due settimane di terapia per essere debellato) il pilota spezzino è apparso fin dalle prime prove libere in ottime condizioni.
Infatti le due sessioni di prove libere del venerdì confermavano Manfredi in sesta posizione assoluta. Il sabato in un turno di qualifiche martoriato dalle bandiere rosse a causa di molte cadute, Kevin non è riuscito a trovare il giro “giusto” per provare a portare a termine nel migliore dei modi il suo time attack. A trenta secondi dalla fine delle qualifiche una rovinosa caduta alla curva Piratella, causata dell’olio perso da un altro pilota, metteva termine a quello che era il giro “buono” che avrebbe portato Kevin in ottava posizione come dimostrato dagli intertempi fin a quel momento fatti registrare. In griglia di partenza Kevin ha dovuto posizionare la sua Honda sulla casella numero “18” ma nonostante la posizione così arretrata è stato artefice di una fantastica rimonta che lo ha visto chiudere in ottava posizione finale e girare con costanza sui tempi dei migliori, nonostante i numerosi sorpassi compiuti.
Kevin Manfredi: “ il venerdì siamo partiti fortissimo e anche se non siamo venuti a fare i test la settimana scorsa siamo stati comunque capaci di piazzarci in sesta posizione, a pochi decimi dalle migliori moto ufficiali e a solo mezzo decimo dalla prima Honda ufficiale. Purtroppo però non ho sfruttato a dovere il turno di qualifiche e quando stavo facendo il giro buono sono scivolato sull’olio perso da un pilota e ho demolito la moto. Ringrazio la squadra per l’ottimo lavoro svolto, in sole 6 ore hanno ricostruito la moto e che moto! La nostra Honda non ha niente da invidiare alle moto ufficiali e il Floramo Monaco grazie all’esperienza di Ernesto Monaco mi mette sempre nelle condizioni di giocarmela alla pari con le moto ufficiali. In gara ho dato il massimo ma senza strafare, non volevo rovinare tutto con una caduta, così ho deciso di recuperare giro dopo giro con calma, perché tutti noi meritavamo un buon piazzamento dopo il lavoro fatto. Certo non mi sono privato del gusto di fare qualche staccata al limite! La moto era veramente veloce e con un ottimo assetto e questo mi ha aiutato moltissimo nel recupero. Sono contento del risultato ma se fossi partito più avanti sono certo che potevo lottare per il podio. Ora ci aspetta il gran premio del Portogallo e non vedo l’ora di gareggiare perché voglio fare una grande gara, da protagonista!”
Alberto Monaco: “Kevin è un guerriero ha fatto un recupero incredibile. Dice che non ha voluto strafare?! In partenza la moto ha impennato e al primo “split” era 23esimo e dopo solo mezzo giro era 17esimo, sei sorpassi in poche curve e questo per lui vuole dire non strafare! Siamo dispiaciuti solo per la qualifica che non è andata nel migliore dei modi, pensate che con il tempo delle prove libere saremmo partiti sesti! E il passo che abbiamo tenuto in gara era da podio! Comunque a questo livello un ottavo posto è un successo tenendo conto che ci sono molti team e piloti supportati ufficialmente dalle case costruttrici. Adesso partiamo per il Portogallo con la certezza e consapevolezza di poter essere protagonisti del Gran Premio di Portimao!”